Incontro illuminante su alcune questioni apparentemente “NORMALI ” perché concetti arcaici e propri della nostra cultura; concetti che ci ritroviamo inculcati e di cui non abbiamo spesso nemmeno la percezione.
Insieme al Filosofo Andrea Sagni abbiamo ripercorso storicamente le Costrizioni dell’universo femminile e ed è stato illuminante capire come anche le costrizioni imposte al corpo ( corsetti o altro orpelli ) altro non erano se non costrizioni di tipo psicologico che portavano la donna a dover rispondere alle aspettative dell’universo maschile sia nel fisico che nei “comportamenti” che una “femmina” deve avere per essere accettata.
Abbiamo analizzato con il Dott. Gravina e la Dott.ssa Pennacchi, come nel passato l’OPULENZA delle forme femminili fosse sinonimo di RICCHEZZA, mentre adesso, è la MAGREZZA uno STATUS SOCIALE di BENESSERE; abbiamo anche discusso su quanto questo concetto condizioni la vita delle persone più fragili portandole ad adottare stili di vita che non premiano l’accettazione della propria individualità, ma li spingono ad uniformarsi a modelli spesso irraggiungibili, esponendoli quindi a possibili fallimenti che vanno ad alimentare il concetto di non essere abbastanza, di non essere adeguati, di non valere niente.
L’intervento di Patrizia Cappelletto Presidente di La Vita oltre lo Specchio ha illustrato l’importanza di essere presenti nel territorio e l’importanza della corretta informazione e sensibilizzazione che deve raggiungere la totalità delle persone; solo così sarà possibile cambiare almeno un po’ questa nostra società che continua a COSTRINGERE l’universo femminile in una morsa che penalizza l’individualità.
La nostra associazione continuerà a lavorare affinchè il CORPO non sia più COSTRETTO ad essere lo strumento che comunica il valore di una persona o le proprie emozioni, vogliamo fortemente che ognuno di noi sia libero di essere ciò che vuole senza doversi sentire sbagliato o inadeguato solo perchè non risponde ai modelli imposti dalla società.