L’Associazione la Vita Oltre lo specchio, è una delle associazioni costituenti il COORDINAMENTO NAZIONALE DA ,un organizzazione di secondo livello che racchiude oltre 20 associazioni sparse nel territorio nazionale che si occupano di Disturbi dell’Alimentazione.
In occasione della GIORNATA MONDIALE DI SENSIBILIZZAZIONE DEI Disturbi Alimentari, ll Coordinamento Nazionale DA, insieme a Consult@noi ( altra associazione di secondo livello) ha deciso di fare un comunicato congiunto per dare maggior valore a quanto esposto, nella consapevolezza di rappresentare tutte o la maggior parte delle associazioni italiane che si occupano di DA.
Riportiamo a seguire il testo.
” Consult@noi Odv – Associazione di Associazioni Disturbi del Comportamento e Il Coordinamento Nazionale Disturbi Alimentari sono due associazioni di secondo livello composte prevalentemente da familiari di persone affette da Disturbi del Comportamento Alimentare. A esse aderiscono circa una quarantina di Associazioni di volontariato locali, sparse in diverse regioni d’Italia.
Il loro obiettivo primario è quello di garantire cure adeguate a tutti i pazienti affetti da Disturbi Alimentari, su tutto il territorio nazionale, svolgendo numerose attività di sostegno e aiuto, di informazione, di formazione e aggiornamento, di collaborazione con le Istituzioni, le Amministrazioni sanitarie, le Società Scientifiche a livello locale e nazionale, per garantire percorsi terapeutici multidisciplinari adeguati, aggiornati e continui.
Esse hanno stipulato un Protocollo d’Intesa finalizzato allo sviluppo diprogetti e azioni condivisi, mirati per mettere in atto gli obiettivi per cui si sono costituite.
In occasione della Giornata Mondiale dedicata alla sensibilizzazione sui DCA (World Eating Disorders Action Day) gli associati di Consult@noi e il Coordinamento desiderano fare alcune considerazioni in merito ad un argomento di grande attualità nel mondo del Volontariato e che sta loro particolarmente a cuore, quello dei “Caregiver”.
I familiari, ma soprattutto i genitori dei giovani affetti da D.A., sono dei caregiver naturali: nel momento in cui la malattia piomba in famiglia, e vi piomba con la violenza di un uragano scompaginando tutti gli equilibri, il loro ruolo diventa ancora più importante e strategico ai fini di un corretto percorso terapeutico, per garantire, nel maggior numero dei casi possibile, la guarigione. L’emergenza sanitaria creatasi durante il Covid – in particolare, anche se non solo, per l’isolamento sociale che ha determinato -ha portato inoltre a un incremento deicasidel30-40%e a un abbassamento dell’età di esordio, rendendo più che mai fondamentale il ruolo dei caregiver, a volte anche per sopperire alla carenza di cure offerte.
Icaregivernonhannoiltempoperpensareaipropribisogni,vistochehannoachefareconunDisturboAlimentareche ognigiornoattaccalavitadellapersonacheamanoeilpiùdellevoltenonfannocheaffannarsiperrisolvere lenecessità contingenti. Spesso i caregiver sono talmente schiacciati da questo ruolo che gli altri ruoli non esistono più, compresi quelli di marito, moglie, fratello o sorella.
Le Linee Guida attualmente più accreditate indicano l’esigenza di includere il caregiver nel percorso di cura, in quanto- se adeguatamente supportato, formato, coinvolto e partecipe del piano terapeutico-assistenziale, sempre nel rispetto dei diversi ruoli – può essere un valido collaboratore e non un ostacolo.
IcaregiverinseritinelsettingterapeuticoeleAssociazionidifamiliariacuiafferisconopossonocontribuirea perfezionare davvero un sistema di cura territoriale articolato, efficiente e completo.
Stefano Bertomoro Giuseppe Rauso
Presidente Coordinamento Nazionale DA Presidente Consult@noi